Gote gonfie fino a scoppiare, muscoli del collo come quelli di un lottatore : questa è la classica immagine di John Birks Gillespie on-stage, simbolo memorabile di energia, immaginazione e completa dedizione alla musica. Durante gli anni '40 e fino alla maturità di Miles Davis (che da lui apprese moltissimo ...) Dizzy Gillespie fu il trombettista jazz più copiato, proprio come Charlie Parker fu il sassofonista più imitato.

   Con lo stesso Parker, Charlie Christian, Thelonious Monk e Kenny Clarke, Dizzy fondò il movimento be bop sviluppando, dai metodi e dagli elementi dello swing, una musica più ambigua ed armonicamente complessa.

   Agli inizi Dizzy (vertiginoso) ammirava molto il trombettista Roy Eldridge, il più tecnico e spettacolare suonatore di ottoni che abbia tentato di coniugare la musica di New Orleans con il jazz moderno;  

poi divenne un improvvisatore di stupefacente inventiva e velocità e di incredibile (e forse mai raggiunta ...) tecnica.

   Tra il 1947 ed il 1949 Dizzy Gillespie era l' idolo dei musicisti jazz di New York e dei loro seguaci, gli hipsters. Gli erano devoti coloro che suonavano il suo stesso strumento, la tromba, ma anche gli altri cercavano di imitarlo in ogni modo possibile : quanto meno tenendo in testa un berretto basco blu come il suo o ostentando, come lui fece per primo, un paio di occhiali dalla pesante montatura ed un ciuffetto di peli sotto il labbro.

   Per molti di loro Dizzy era il leader indiscusso, l' uomo che dettava legge, e non soltanto come musicista. Anche coloro che avevano individuato in Charlie Parker il piu' innovativo esponente del be bop, consideravano Dizzy Gillespie il loro portabandiera, l' uomo che meglio li rappresentava all' esterno del loro gruppo, che simboleggiava il "bop-cult" . I giornalisti poi non conoscevano altri che lui. Parker, lunatico ed aggressivo, non era altrettanto simpatico, e non faceva notizia come Dizzy Gillespie.

   A differenza di quasi tutti gli altri boppers, che al di fuori dei circuiti che frequentavano mantenevano un' immagine piuttosto fredda, Dizzy era un clown per natura ed un infaticabile showman. Furono proprio il carattere fondamentalmente allegro, la sua esuberanza, il senso dell' umorismo, l' intelligenza vivace e realistica che permisero a Dizzy Gillespie di superare meglio degli altri le difficoltà che il be bop incontrò lungo il suo cammino e di evitare la sorte tutt' altro che lieta, a volte tragica, di molti di loro.

   Dizzy se la cavò sempre, fu il primo bopper ad affermarsi, fu l' unico che riuscì a tenere unita per anni una grande formazione orchestrale, e restò sempre sulla breccia, godendo di una fama invidiabile anche dopo che il "bop-cult" fu tramontato. Scrisse brani straordinari, contribuì in grande parte alla fusione tra jazz e musica latina che prese piede alla fine degli anni '40 e negli ultimi anni della sua vita divenne l' "ambasciatore" mondiale del jazz, ricoprendo nel dopoguerra il ruolo che era stato di Louis Armstrong per il jazz del primo periodo.

1946-1949

JUMPIN' WITH SYMPHONY SID / MANTECA / OOL-YA-KOO / OUR DELIGHT / OOP-POP-A-DA / ALGO BUENO (WOODY 'N YOU) / DIZZIER AND DIZZIER / I'M BEBOPPIN' TOO / CUBANA BE / CUBANA BOP / HEY PETE! LET'S EAT MO' MEAT / THINGS TO COME / RAY'S IDEA / EMANON / STAY ON IT / OW! / COOL BREEZE / GOOD BAIT / TWO BASS HIT / LOVER COME BACK TO ME / MINOR WALK / JUMP DID-LE BA / DUFF CAPERS / ST. LOUIS BLUES

Night In Tunisia

52nd STREET THEME / NIGHT IN TUNISIA / OL' MAN REBOP / ANTHROPOLOGY / 'ROUND ABOUT MIDNIGHT. WHEN I GROW TOO OLD TO DREAM / OOP BOP SH'BAM / ONE BASS HIT (Part. 1) / THAT'S EARL, BROTHER / I CAN'T GET STARTED / GOOD BAIT / BLUE 'N BOOGIE / DIZZY ATMOSPHERE / ALL THE THINGS YOU ARE / SAD-PEANUTS / HOT HOUSE / SHAW 'NUFF / CONFIRMATION / DIGGIN' FOR DIZ / DYNAMO A / DINAMO B / HALLELUJAH

Sito ufficiale: http://dizzygillespie.org/

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